Materassi in lattice o memory foam: quale scegliere?

Trovare il materasso giusto non è una scelta scontata: morbidezza, sostegno e comfort sono solo alcune delle caratteristiche che possono influenzare la decisione. Tra le soluzioni più popolari ci sono i materassi in lattice e quelli in memory foam. Due tecnologie diverse con due esperienze di sonno totalmente differenti. Capire cosa li distingue è il primo passo per trovare quello che ti farà dormire davvero bene.

Confronto tra materassi in lattice e in memory

Il materasso in lattice viene realizzato con una schiuma elastica e reattiva: può essere di origine naturale, se ricavata dal caucciù, oppure sintetica. Questa tipologia di materasso, in base al suo spessore, offre un sostegno uniforme e costante nel tempo in quanto permette di distribuire il peso del corpo in modo equilibrato.

Grazie alla sua struttura microforata, lascia circolare l’aria e mantiene la superficie fresca e asciutta. È naturalmente anallergico, il che lo rende una scelta interessante per chi soffre di eventuali allergie, come quelle alla polvere e agli acari.

I materassi in memory foam, invece, lavorano in modo totalmente diverso. Il memory foam è un materiale viscoelastico che reagisce al calore del corpo e si modella seguendo le sue curve naturali, quasi come se “memorizzasse” la posizione del corpo.

Questa caratteristica permette di ridurre i punti di pressione sulle spalle, sul bacino e sulla schiena, andando a migliorare anche la postura durante il sonno e riducendo i fastidiosi micro-risvegli durante la notte. I modelli di ultima generazione sono anche traspiranti e resistenti, così da unire comfort di prima qualità e durata nel tempo.

Pro e contro dei materassi in lattice

I materassi in lattice sono tra i modelli più apprezzati dai consumatori in quanto offrono:

●     sostegno: il lattice risponde in modo naturale ai movimenti del corpo ed evita la formazione di zone di pressione. In questo modo la colonna vertebrale si mantiene nella posizione corretta per tutta la notte;

●     traspirabilità: il lattice, grazie alla sua struttura microforata, permette una circolazione dell’aria ottimale disperdendo allo stesso tempo il calore accumulato dal corpo. Questa caratteristica aiuta a mantenere il materasso più asciutto e a prevenire quella fastidiosa sensazione di caldo che può disturbare il riposo, soprattutto nei mesi estivi o per chi tende a sudare di notte.

●     comfort e durata del materasso: oltre ad offrire un buon sostegno e comfort i materassi in lattice sono tra i materassi con più durata. Infatti, se ben mantenuti, possono conservare l’elasticità e la struttura per molti anni a venire.

Oltre ai pro, i materassi in lattice naturale hanno alcune controindicazioni come la pesantezza e l’umidità. Il lattice, infatti, rende il materasso più pesante da girare, quindi la rotazione periodica richiede un po’ di impegno. Inoltre, teme l’umidità: per mantenerlo in ottime condizioni si consiglia di arieggiare regolarmente la stanza, evitare basi del letto chiuse e utilizzare un coprimaterasso traspirante per proteggerlo al meglio.

Materassi in lattice: quale spessore scegliere?

La qualità e la resistenza del materasso in lattice dipende anche dal suo spessore e dalle dimensioni della schiuma. Per scegliere lo spessore più corretto è importante analizzare in quali posizioni si è soliti dormire. Per le persone che prediligono dormire su un fianco, si consiglia un materasso più spesso, di almeno 20 cm, così che gli strati superiori possano alleviare la pressione di fianchi e spalle.

Per chi, invece, dorme principalmente in posizione supina si consiglia un materasso di medio spessore, tra i 18 e 22 cm, perché è in grado di fornire il supporto necessario alla colonna vertebrale.

Infine, per le persone che preferiscono dormire in posizione prona è meglio scegliere un materasso in lattice più spesso e leggermente meno morbido così da non affondare troppo con la pancia.